ritorno alla civiltà

civiltà nel senso di quel coacervo, agglomerato insensato di case, cose, auto, strade, gas di scarico e naturalmente le immancabili persone brulicanti ovunque. Ah, che gioia, la civiltà urbana, che relax!

la strada, nonostante le previsioni avverse, s’è percorse senza pioggia, il che dimostra ancora una volta (se qualcuno ne sentisse il bisogno) quanto siano inutili le previsioni del tempo. Nulla di particolare da segnalare…

partenza per la civiltà. El roble, adios!
vigne. si fa vino anche qui, oltre che allevamento
tipico paesaggio uruguayo che, come tutti sanno, non è una pianura, ma una “peniillanura levemente ondulata” (semipianura lievemente ondulata)
parecchie pozze d’acqua in giro, da che si dimostra l’ondulazione del terreno. ci sono forse strati impermeabili? eppure c’è sabbia ovunque. boh. cercasi geologi.
un piccolo appezzamento, tre o quattrocento ettari
traffico intenso sulla strada, e curve a gomito ogni due per tre con derapate assicurate
giardini dell’anima! adios!
amici animali annunciano la città in avvicinamento
e infine la rambla, la ruta costiera della città! finalmente asfalto e smog!
la trasvalutazione di tutti i valori tipica della città. Orgoglio nerd? in che senso? e notare che la Decaux è qui per restare…
tramonto sul fiume. momento descanso ricordando l’oceano.
la fauna locale cittadina ci osserva con curiosità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *