orticoltura andina

incredibile ma vero, in questo deserto a circa 3000metri ci sono rigogliose colture orticole nel fondovalle, irrigato da piccoli canali… insalate, spinaci, mais, cipolle, incredibile ma vero, incredibile davvero

 

colture andine

colture andine2
colture andine, irrigazione
colture andine, irrigazione, salici
colture andine, irrigazione2

in pià, oggi i commerciati vengono dalla pianura a recuperare i raccolti, ed è giorno di lavoro duro come ci dice l autostoppista che recuperiamo, jacinto, quindi cassette piene e camion e operai ovunque…incredibile…

montagne a colori

dalle nostre parti capita che le montagne abbiano colori diversi, rocce più o meno pigmentate. ma qui siamo in piena psichedelia. le strade sono conformi al paesaggio, piano piano ricompare vegetazione verdeggiante, infine si arriva a un rifugio sicuro, da daniel a Purmamarca. molte foto malfatte non rendono l’idea, minimamente, della varietà di colori e rocce

coltivazioni e strade
passa prima tu
quebrada in lontananza
scendendo sotto le nuvole
rossiccio
taller di biocase
da daniel, sotto la montagna dei sette colori cerro de los siete colores
alba sul cerro
purmamarca
purmamarca2
quebrada de humauaca
campi da calcio, ce ne sono almeno tanti quanti i cimiteri, nei posti più improbabili

quebrada de humauaca2
quebrada de humauaca3
quebrada de humauaca4
quebrada de humauaca5
quebrada de humauaca6
quebrada de humauaca7
camposanto di purmamarca, non lontano ovviamente dal campo da calcio
tetti di cactus
pubblicità progresso
pubblicità progresso2
bosco di cactus
sempre nella quebrada

sempre nella quebrada ..

il deserto di polvere e sale

Da San Antonio, prendiamo una simpatica pista di circa 100km(non è uno scherzo), sterrata, piena di buchi e gobbe, e soprattutto senza ne case ne villaggi ne anima viva (a parte beninteso lama, guanachi e un paio di pastori locali che si allontanano appena ci fermiamo). La fiat siena che abbiamo noleggiato regge inaspettatamente il colpo e in sole 4 h arriviamo ad una strada asfaltata all’altro capo dell’altipiano (siamo tra i 3,5 e i 4mila), dove ci aspetta una tempesta di sabbia e sale mista ad acqua che non riesce a toccar terra tanto il vento è forte.

un trip incredibile, consiglio spassionato, se mai vi ficcaste in una situazione del genere non lesinate e prendete un 4×4 !!!!

altipiano desertico

la pista lunga 100km
lamas nel nulla
camposanto nativo (detto aborigeno dai locali)nel nulla ??!!
el mojon, insediamento fantasma, l’abbiamo atteso per 50km, poi abbiamo scoperto che si trattava solo di un cartello!
quizzone, che animali sono? à vous de jouer
camposanto andino 2
ci avviciniamo a salinas grande, montagne di sale ammassato
arriviamo infine alla fine dellsa pista e alla strada asfaltata. ecco la salinas grande
ma fa cosi freddo che rimaniamo 3 minuti e partiamo per scendere di un migliaio di metri!(siamo ancora sull’altipiano intorno ai 3500/3800

ascensione andina

qualche foto della strada da Salta fino a San Antonio de los cobres, che passa oltre i 4000 ! incredibili paesaggi, incredibili sensazioni ( anche a causa dell’altitudine, meno male che avevamo un po di foglioline locali da masticare per evitare il collasso!)

selfie a 4mila
selfie con i cactus
camposanto andino
altare alla pachamama. ce ne sono a bizzeffe lungo le rutas.
road trip a quattromila. la nostra prima volta (almeno senza neve)
la sente comincia a farsi sentire…
e il treno non arriva…
mai…
in compenso, l’ama o non l’ama? lama, lama.
eccoci finalmente a san antonio de los cobres

..ridente località sui 3800 metri dove è previsto il set del prossimo mad max..

senza polvere!

 

carrellata botanica

dopo gli eroi carlos calvo e francisco soca, senza dimenticare il general belgrano, un giro botanico con piero ruggio angela.

 

qui è primavera, tutto fiorisce e le città sono meravigliose e colorate, un vero spettacolo e un piacere per il nostro piero ruggio e per il piccolo carlo alberto

spinette all’orto botanico
parassitismo estremo all’orto botanico

 

sopra la ferrovia, passaggio piantumato
araucarie parque centenario
il vaso fu appoggiato li tempo fa. qui molti alberi nelle strade son piantati dalla gente, questo manco è stato piantato
il cipresso psicheldelico
acarandà a piazza italia
agapanthus, ce ne sono ovunque
acarandà in fiore, ce ne sono in tutte le strade di tutte le città, e fioriscono proprio adesso.fichissimo
parassitismo all’orto botanico
albero bottiglia (choriza speciosa) scalza il precedente inquilino senza dargli scampo
sicomoro all’orto botanico
Ombù (phytolacca diocica, anche questa pianta tipica presente ovunque, ambrogio guarda e non lamentarti delle tue phytolacche che ti infestano ; )
palma fessurata all’orto botanico
ricino, anche questo ovunque, specie nelle aree dismesse e abbandonate
simil fico d’india in fiore
monstera deliciosa, pour marion ; )
il ficus mangia sè stesso
qui parecchie piante si sbottigliano, (non solo gli alberi bottiglia) nel tentativo di immagazzinare liquidi
strelizia bianca
marta come si chiama questo? non ci ricordiamo cmq bellissimo
choriza speciosa, il vero albero bottiglia, sdoppiato e a gambe all’aria, salta
fiori sconosciuti

 

cactus all’orto botanico, ce ne son mille le foto non danno davvero l idea..niente male sto giardino !
cactus al jardin botanico

 

carrellata a Buenos Aires

il meglio della città

ce lo dico a mio cugino. anzi, ammiocuggino. anzi, aimieicuggini. sono di Buenos Aires, claro?
scuola con graffiti edificanti di fianco a casa. gesuita controllando la fattura delle lame?
via carlos calvo, mentre andiamo a cambiare dollari ed euro da bile, alias Bilevitch. il gioieiere. insomma, l’orafo. meglio che al cambio in centro. carlos calvo è caricato di cash.
altro eroe locale, questa volta montevideano. il dottor francisco soca.
parque colonial cementerio. l’offerta cimiteriale si amplia, ce n’è per tutti i gusti.
sopra la ferrovia, passaggio piantumato
fabbrica recuperata
ottime idee per ciclisti. gli attrezzi però sono andati… inspiegabilmente…
ottime idee per ciclisti. gli attrezzi però sono andati…
chiama, chiama.
chiama, chiama. anche Lenin! è il suo compleanno, fagli un regalo.

 

in viaggio per Buenos Aires e prime impressioni

per marion, graffiti Montevideo
in vista di Buenos Aires nella cappa. il rio de la plata si attraversa da Colonia, con l’eccellente compagnia colonia express. in alternativa, Cacciola (se riuscite a comprare il biglietto), solo 3h in più.
Buenos Aires, Puerto Madero
Buenos Aires, Puerto Madero. Il nuovissimo Casinò galleggiante.
scene di Buenos Aires: Mi barrio, San Telmo
cameo milani. onoranze funebri Baggio.
finalmente a casa, vista dal nostro appartamentino porteno (grazie Diego!!!)

 

aspettiamo nel buio gli scafisti sulla spiaggia della speranza. l’ambrogio si fa impaziente.

 

 

il barcone del rientro

 

Santiago Vasquez

Villeggiatura montevideana degli espatriati inglesi nei secoli passati, questo magnifico paesino coloniale al confine del dipartimento di montevideo ha un lungofiume quasi alpino )compresa la seicento dei pescatori), con tanto di yatch club, da cui si accede agli humedales del Santa Lucia.

santiago Vasquez pescatori
Santiago Vasquez, la seicento e il ponte
lungofiume Santiago Vasquez
Educazione Ambientale: In gita negli humedales, i due monelli della classe

capibara

capibara

capibara in (semi) libertà

girellando girellando, siamo capitati verso il parque Lecoq, che manco a dirlo è un parco zoologico, anche se di galletti non se ne sono visti.

in compenso abbondano zebre, macachi, nandù, e tanti altri, tra cui i migliori di gran lunga sono i capibara, animali super rilassati che zonzolano brucando tra le paludi fangose del sudamerica

fantastici