fortaleza del cerro

Oggi Fortaleza del Cerro. non siamo entrati dai militari che occupano la sommità della collina all’estremità del territorio di Montevideo, perché pretendevano addirittura che li pagassimo. Un’inezia, ma si comincia con poco a finanziare l’esercito…

Ecco qualche immagine per dare un’idea general generica

marta sparata nella baia
Il generale Artigas redivivo (segue dimostrazione)
profilo del generale Artigas redivivo e statua a lui dedicata in lontananza. La somiglianza è impressionante.
Panorama dalla fortezza
Aquiloni in volo. Non guardate il resto.
un imitatore del penarol vuole farsi sparare come la marta
Artigas sotto la sua statua. è proprio lui!
Frigorifico. Questi hanno dedicato il monumento al generale e là sotto scannano manzi a tutto spiano. Speriamo che il vegetarianesimo cominci a prender piede.
Selfie con il ripetitore, una specialità
rarissimo esemplare di “coniglio della fortezza” (coniglionis fortezzensis)
il vento muove paurosamente le orecchione del coniglione e anche il bottoglione
scivolate cartonate
panorama largo
panorama medio
panorama stretto
il seguito del panorama (la baia del fiume continua…)

carrette del mare affittasi

per il rientro dell’ambrogio abbiamo pensato di prolungare un attimo il viaggio, e prenotato un lussuoso passaggio su una nave di nuova costruzione, la “Barellina de los mares”. Oggi, di ritorno dal consueto giro turistico per le bellezze del contado, abbiamo fatto una scappata per sincerarci a proposito dei preparativi del battello transoceanico. Eccolo qui:

La lussuosa nave da crociera per il rientro dell’ambroeus. Poche migliaia di dollari per il servizio base.
Un’altra mirabolante imbarcazione della medesima compagnia
il contesto portuale
il contesto portuale. ricordate, questa è una baia sul fiume, non è mica l’oceano!
un po’ di legna per l’inverno, la facciamo spedire a Gerenzano, come bagaglio a mano, metti che venga il freddo vero.

abbiamo rischiato grosso, nel giro al porto, che si sa, è pieno di scaricatori, ma quelli non sono pericolosi: a volte possono invece inquietare i tamarri locali, bizzarri bipedi dalle movenze dinoccolate

hasta la victoria? dall’auto, ambrogio tiene sott’occhio il villico.

ah: siamo passati da Capurro. ciao Annalisa.

Capurro, il quartiere della glorieta, uscendo dalla città

ritorno alla civiltà

civiltà nel senso di quel coacervo, agglomerato insensato di case, cose, auto, strade, gas di scarico e naturalmente le immancabili persone brulicanti ovunque. Ah, che gioia, la civiltà urbana, che relax!

la strada, nonostante le previsioni avverse, s’è percorse senza pioggia, il che dimostra ancora una volta (se qualcuno ne sentisse il bisogno) quanto siano inutili le previsioni del tempo. Nulla di particolare da segnalare…

partenza per la civiltà. El roble, adios!
vigne. si fa vino anche qui, oltre che allevamento
tipico paesaggio uruguayo che, come tutti sanno, non è una pianura, ma una “peniillanura levemente ondulata” (semipianura lievemente ondulata)
parecchie pozze d’acqua in giro, da che si dimostra l’ondulazione del terreno. ci sono forse strati impermeabili? eppure c’è sabbia ovunque. boh. cercasi geologi.
un piccolo appezzamento, tre o quattrocento ettari
traffico intenso sulla strada, e curve a gomito ogni due per tre con derapate assicurate
giardini dell’anima! adios!
amici animali annunciano la città in avvicinamento
e infine la rambla, la ruta costiera della città! finalmente asfalto e smog!
la trasvalutazione di tutti i valori tipica della città. Orgoglio nerd? in che senso? e notare che la Decaux è qui per restare…
tramonto sul fiume. momento descanso ricordando l’oceano.
la fauna locale cittadina ci osserva con curiosità

la paloma girello

domenica s’è fatto turismo serio, sabato ci si è riscaldati con un girello a La Paloma. Lasciamo parlare le immagini, come al solito a cura della nostra infaticabile squadra dedicata come poche, ringraziamo in particolare la direttrice della fotografia che smarmella tutto in caso di dubbio

Colazione con papaya
Paloma colazione: papaya splatter
partenza dal roble, la cabana
Oceano, schiuma
tre piccoli porcellin in riva al… mare o fiume? Mare, stavolta è il mare. Cioè, l’oceano.
Il faro de La paloma
Atletismo al molo
Spuntino al molo
Panoramica del molo, la baia grande
Il vecchio e il mare. E l’oceano. Jacopo questa foto è per te, contattataci in privato per avere altre foto di pescatori locali!
I tetti locali in paglia. Molta paglia.

zampa d’elefante

Nei pressi di CasaNostra di Montevideo si slarga il parco Rodò, per terminarsi poi al fiume o mare che sia. Fra le specie arboree sono state individuate dai solerti botanici in viaggio alcune celebri zampe d’elefante, di cui mostriamo esemplari notevoli:

adatte per soste fra casa e il fiume

per chi volesse indovinare l’essenza in questione, si tacerà l’iniziale in eu e il prosieguo in calipto.

Si finisce comunque nell’acqua:

mare o fiume?

dopo essere stati occhieggiati, lungo la via, da avventurosi bestiari e locali incuriositi

verso il deserto
a me gli occhi

e infine, dopo la consegna rituali dei presenti dall’Italia (postenomadi, leccornie varie, maglietta del papu gomez, libriccini da Logos, ecc.), cena italo-brasiliana con risotto ai funghi

salud

un bombolone e pasta luego!